I dati di questo gruppo sono stati acquisiti sia
mediante misure dirette (estate 1998) che su base cartografica. Nello specifico, nei
caratteri geomorfologici rientrano i seguenti parametri:
- Ubicazione della spiaggia, espressa mediante le coordinate geografiche dei suoi
punti estremi.
- Orientamento della spiaggia, cioè langolo orario, misurato in gradi
sessagesimali, compreso tra il segmento di retta congiungente i due estremi della spiaggia
(corda) e il nord geografico.
- Settore di traversia, definito come langolo che comprende tutte le
direzioni dalle quali il vento, spirando, genera onde che possono raggiungere il punto
medio della spiaggia. Langolo è quello compreso fra due semirette, con origine nel
punto medio della spiaggia e tangenti alle due punte maggiormente protese verso il mare,
le quali costituiscono un ostacolo alla libera propagazione del moto ondoso, determinando
una protezione più o meno accentuata della spiaggia.
- Fetch geografico (km), definito come la distanza, espressa in chilometri,
fra due opposte coste in mari chiusi lungo una data direzione (TOMASICCHIO, 1998).
- Indice di frastagliatura. Questo parametro esprime la forma complessiva della
spiaggia, poiché rappresenta il rapporto (L/C) tra lo sviluppo lineare della linea
di riva (L) e la lunghezza in linea daria (corda) (C) del tratto di
litorale considerato (MASTRONUZZI et. al., 1992). Si è adoperato nello specifico una
convenzione: Indice di frastagliastura di valore positivo per una spiaggia concava, mentre
esso assume segno negativo nel caso di spiaggia ad andamento planimetrico convesso. Se la
spiaggia è composto da più tratti elementari ad andamento concavo o convesso, il valore
dellindice viene determinato suddividendo il tratto considerato in tratti elementari
definiti (concavi o convessi), per poi fare la media matematica. Valori dellIndice
di frastagliatura pari a uno sono rappresentativi di una spiaggia rettilinea.
- Lunghezza della spiaggia emersa (km), misurata su carte topografiche di scala
1:25.000 o 1:50.000.
- Larghezza media della spiaggia emersa (m). Questo dato insieme a quelli relativi
alla pendenza media (espressa in percentuale) della spiaggia emersa e alla quota del primo
cordone dunale, sono stati ottenuti dallelaborazione di profili topografici di
spiaggia, realizzati mediante livello automatico lungo la perpendicolare alla linea di
riva, dal piede del primo cordone dunare fino a circa 20 cm di profondità. I profili sono
stati distanziati di circa un chilometro.
- Superficie della spiaggia emersa (mq), definita come il prodotto fra la lunghezza
della spiaggia e la sua larghezza media.
- Pendenza media della spiaggia emersa (%).
- Pendenza media della spiaggia sommersa (%). Questa grandezza è stata ottenuta in
base alla posizione della isobata dieci riportata sui fogli topografici in scala 1:50.000.
- Quota del primo cordone dunale (m).
- Attuale tendenza evolutiva. Questo parametro è stato espresso dando un giudizio
qualitativo della attuale tendenza evolutiva della spiaggia in base a osservazioni
morfologiche eseguite sul terreno.
In sintesi, le spiagge del Salento leccese di lunghezza superiore a 2 km presentano
larghezza media variabile da 36 m di Alimini a circa 17 m di S.Cataldo; le pendenze
percentuali sono comprese tra 9.4 (Punta Prosciutto) e 1.4 (S. Cataldo). I 2/3 delle
spiagge considerate si presentano in erosione, almeno a tratti (Casalabate, S. Cataldo,
Alimini, T. Lapillo, Gallipoli, T.S. Giovanni, T. Pali); risultano invece prive di vistosi
effetti di arretramento le spiagge di S. Foca, T. dellOrso e Punta Prosciutto. |